“Che bello, se mia figlia Chiara ricominciasse a parlare. Sento la sua voce soltanto quando grida per attirare l’attenzione, ed è una brutta voce, gutturale, non da bambina. Non da essere umano.

Mi ricordo ancora, e mi si riempie il cuore di tanta dolcezza e di tanta rabbia, di quel giorno in cui mi ha chiamato “Mamma” per la prima volta. Aveva una bella vocina allegra e aveva 11 mesi, tanto tempo fa. Dopo tre giorni si è presentata la prima crisi convulsiva, e da allora tutto è cambiato.

Che bello sarebbe, sentirla parlare con i suoi fratelli, che bello sarebbe capire subito i suoi desideri e i suoi pensieri. Perché io sono convinta che lei di pensieri ne abbia tanti, nel suo cuore, e che la sua tristezza dipenda dall’essere chiusa da un muro di silenzio.

Anche se non parlasse bene, non sarebbe importante: non mi importerebbe se sapesse poche parole e se le dicesse con una sintassi sbagliata. Mi basterebbe sentirla dire: “Io felice”.”

Antonella, mamma di Chiara

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